Lo smeraldo, noto per il suo caratteristico colore verde, è una varietà della specie minerale berillo, che comprende, tra le altre, l’acquamarina e la morganite. I primi smeraldi di cui si ha notizia furono estratti dalle miniere dell’Egitto. Non si conosce la data precisa della prima estrazione, l’epoca stimata si estende in un periodo molto vasto, dal 3500 al 3300 a.C. Ma conosce il momento esatto del primo ritrovamento non ha molta importanza, ciò che conta sapere è che gli ostacoli per estrarre dalla terra questa gemma furono oltremodo gravoso. I primi smeraldi, così com’erano, piccoli, con colorazione poco intesa e molto inclusi, divennero ben presto gli ornamenti delle classi più potenti e di quelle religiose.

Le miniere di Cleopatra, in Egitto, ebbero una produzione discontinua per un periodo di circa 1700 anni. Anche i Greci e, dopo di loro, i Romani ebbero modo di sfruttarle. Le popolazioni antiche attribuirono  agli smeraldi una serie di proprietà e di virtù magiche. Miti e leggende si consolidarono, si diffusero e furono tramandate nei secoli, contribuendo ad arricchire il fascino misterioso di questa straordinari gemma.

La storia degli smeraldi si fece cupa nel sedicesimo secolo. I conquistatori spagnoli, che scorrazzavano attraverso l’America del Sud a caccia di ricchezze, scoprirono le miniere di Chivor e di Muzo in Colombia. Lungo il cammino verso quella zona, annientarono e depredarono le popolazioni indigene, entrando così in possesso di migliaia di smeraldi. Gli indigeni venivano massacrati o ridotti in schiavitù e, in seguito, costretti a lavorare nelle miniere di Muzo o in altre zone estrattive della Colombia occidentale.

I sovrani di tutto il mondo  consideravano Muzo come la fonte primaria di cristalli di smeraldo di grandi dimensioni, molti dei quali raggiusero l’India. I tagliatori di questa nazione, infatti, erano diventati ormai famosi come eccellenti maestri nel taglio del grezzo di smeraldo.
Quando lo Shah Nadir di Persia saccheggiò la città di Delhi, nel 1739, egli non solo si impossessò dei preziosi diamanti indiani con il taglio Mogul, ma anche di migliaia di esemplari di smeraldi, alcuni dei quali raggiungevano i 300 ct.

Dell’importo globale pari ad un valore di milioni di dollari di smeraldi, estratti annualmente dalle profondità terresti, il 60 per cento circa proviene dalla Colombia. E Muzo, la regina delle miniere, continua ancora oggi a produrre le gemme più grandi e più belle del mondo.

Esistono altre fonti di smeraldi. Il Brasile, lo Zimbabwe, il Pakistan, l’Afghanistan e il Madacascar, insieme contribuiscono a fornire gran parte del rimanente 40 per cento della produzione mondiale.