E’ probabile che i primi zaffiri pervenuti da Roma antica provenissero dallo Sri Lanka e che vi fossero giunti seguendo il percorso delle rotte commerciali che passavano per l’India.

Ora sappiamo che lo zaffiro ed il rubino sono due varietà dello stesso minerale, il corindone, e che, fatta eccezione per gli elementi chimici che ne determinano il colore, presenti in piccola quantità, le due gemme hanno la stessa composizione chimica, la stessa struttura cristallina e le stesse proprietà ottiche.

Gli zaffiri presentano una gamma cromatica molto vasta, che va dall’incolore al nero, passando per una numerosa serie di altri colori, tra cui il violetto, il verde, il giallo, l’arancione, il rosa ed il porpora. Ciascuno di essi viene designato dal nome del colore, come per esempio il £corindone giallo” o “zaffiro giallo”. Il termine zaffiro da solo indica sempre ed unicamente la gamma blu.

Verso la fine del medioevo, il rappresentanti del clero favorivano lo zaffiro blu per gli anelli ecclesiastici perché il suo colore simboleggiava il Paradiso.

La superstizione e la scienza errata iniziarono a recedere verso la fine del diciottesimo secolo, cioè quando i cristallografi pervennero alla determinazione che lo zaffino ed il rubino rappresentavano la stessa specie di minerale e si orientarono verso la classificazione di entrambi sotto il nome di corindone.

Per secoli il termine “orientale” è stato sfruttato per designare le pietre di particolare durezza che provenivano dal mediterraneo orientale. La nuova designazione “corindone” rimpiazzò l’uso della parola “orientale” nella descrizione degli zaffiri. Anche se il termine non era propriamente esatto, l’idea che esprimeva era corretta. Infatti, il corindone, indipendentemente dal colore, è molto duro, e la sua fonte principale di estrazione era l’Oriente.

Tra le oltre due dozzine di località che producono zaffiri, le più famose dal punto di visto storico sono: la regione del Kashmir (che si trova tra Pakistan e l’india), l’Unione di Myanmar (Birmania) e lo Sri Lanka. Il Kashmir , nella regione montuosa di Himalaya, è rinomato per gli zaffiri più pregiati. Le gemme proveniente da questa zona sono di un colore blu inteso, medio-scuro, con  un aspetto vellutato assolutamente unico. Il colore viene definito “cornflower” (fiordaliso) perché assomiglia a quello dei petali, quasi fluorescenti, dell’omonimo fiore.

Gli zaffiri birmani sono altrettanto  singolari e bellissimi. Anch’essi presentano una tinta blu molto intensa, ma leggermente più scura rispetto a quella degli esemplari dello Sri Lanka.

Oggi, le fonti principali di zaffiri sono  il Madagascar, l’Africa Orientale, lo Sri Lanka e l’Australia. Altre fonti includono miniere in africa e negli Stati Uniti, famose le produzioni di zaffiri colore fantasia.